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Giuliana Adamo intervista Giacomo Mameli, direttore artistico del Festival di Perdasdefogu “Sette sere, sette piazze, sette libri”.

Giacomo Mameli, giornalista, scrittore. Ha lavorato all’Unione Sarda, collabora con La Nuova Sardegna, ha condotto per vent’anni programmi tv “Facciamo i conti” e “Quelli che fanno” su Videolina, “Ma però” su Sardegna 1. Collabora con la Rai e con televisioni straniere. Per due anni (1991-1992)Tra i suoi libri, tutte editi dalla Cuec, “La ghianda è una ciliegia”, “Il forno e la sirena”, “Sardo sono” , “Le ragazze sono partite” e “Come figlie, anzi”, “Le chiavi dello zucchero”. “Hotel Nord America”, edizioni Il Maestrale.
L’obiettivo del Festival, giunto alla sua 14esima edizione, è quello di promuovere la coesione comunitaria, discutendo di libri, nelle piazze e nei cortili del borgo. Il festival di quest’anno è dedicato a  Sergio Atzeni, scomparso a quarant’anni nel 1995. La Sardegna di Atzeri è narrata come luogo di incontri di culture, aperta all’accoglienza dello straniero, secondo il più autentico spirito mediterraneo.

Giuliana Adamo intervista Giacomo Mameli, direttore artistico del Festival di Perdasdefogu “Sette sere, sette piazze, sette libri”.

Giacomo Mameli, giornalista, scrittore. Ha lavorato all’Unione Sarda, collabora con La Nuova Sardegna, ha condotto per vent’anni programmi tv “Facciamo i conti” e “Quelli che fanno” su Videolina, “Ma però” su Sardegna 1. Collabora con la Rai e con televisioni straniere. Per due anni (1991-1992)Tra i suoi libri, tutte editi dalla Cuec, “La ghianda è una ciliegia”, “Il forno e la sirena”, “Sardo sono” , “Le ragazze sono partite” e “Come figlie, anzi”, “Le chiavi dello zucchero”. “Hotel Nord America”, edizioni Il Maestrale.
L’obiettivo del Festival, giunto alla sua 14esima edizione, è quello di promuovere la coesione comunitaria, discutendo di libri, nelle piazze e nei cortili del borgo. Il festival di quest’anno è dedicato a  Sergio Atzeni, scomparso a quarant’anni nel 1995. La Sardegna di Atzeri è narrata come luogo di incontri di culture, aperta all’accoglienza dello straniero, secondo il più autentico spirito mediterraneo.